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Vi siete mai chiesti in che modo siete  soliti pensare alle vostre emozioni negative? Quando siete arrabbiati, per esempio, cosa vi dite? Cosa accadrebbe se provaste a pensare ad un’emozione negativa in modo diverso? Le emozioni negative, come quelle positive, raccontano quello che succede dentro di noi ed hanno sempre una funzione precisa: quella di suggerci cosa dobbiamo modificare nel nostro modo di pensare per stare bene. La verità è che senza le emozioni ci sentiremmo disorientati e non sapremmo che direzione prendere.

E’ importante tenere presente tre punti:

le emozioni sono collegate ai nostri pensieri. Esse vanno prese tra le mani come una sfera di cristallo, osservate attentamente e accolte. C’è sempre un pensiero dietro un’emozione e se l’emozione che proviamo non ci piace dobbiamo individuare il pensiero da cui ha avuto origine e modificarlo.

le emozioni sono solo nostre. Quante volte abbiamo detto: “Mi hai fatto arrabbiare”. E’ sicuramente vero che l’altro ha detto o fatto qualcosa, ma è anche vero che di fronte a quelle parole o quelle azioni avevamo la possibilità di scegliere come leggerle. Ebbene, dobbiamo ricordare che noi leggiamo le parole, le azioni e le situazioni in base a ciò che siamo. Da qui deriva il concetto di responsabilità emotiva che significa assumersi la responsabilità di ciò che stiamo provando e quindi delle nostre emozioni.  Avere la consapevolezza che l’emozione è nostra e che l’altro non è responsabile di ciò che proviamo significa essere “emotivamente responsabili”.

le emozioni sono strettamente collegate al cambiamento. Solo quando avremo compreso il profondo legame che esiste tra emozioni e cambiamento riusciremo veramente a cambiare.

In conclusione, imparare a gestire le proprie emozioni negative significa imparare a riconoscerle e a vederle come “lanterne” che sono lì per illuminare la strada del cambiamento e condurci al benessere.